Nel corso della mia esperienza come docente di lingue, mi sono ritrovata a dover gestire delle situazioni in cui ho dovuto improvvisare. Domande bizzarre, richieste specifiche, questioni su cui non mi ero mai trovata a soffermarmi… Lo stesso accade ai miei studenti: soprattutto durante le lezioni di conversazione, capita di dover trovare rapidamente la soluzione più adatta a rendere un concetto, una parola o un’espressione.
Saper improvvisare ci permette di dilatare i tempi di reazione e, a volte, arrivare a soluzioni corrette anche se in modo del tutto inaspettato. In questi casi, sia io che i miei studenti ci trasformiamo in interpreti: come nella danza, la classe diventa il palcoscenico, le parole diventano musica e l’improvvisazione rappresenta la coreografia da creare.
Nell’articolo di questo mese vediamo insieme quali sono le azioni necessarie allo sviluppo delle strategie vincenti per una comunicazione improvvisata in lingua “straniera”.
COSA SIGNIFICA IMPROVVISARE?
L’improvvisazione è “La capacità di improvvisare, ovvero […] comporre all’improvviso, seguendo l’ispirazione del momento, senza cioè preparazione o meditazione (Treccani) .
Possiamo utilizzare l’improvvisazione a nostro favore tutte le volte che si presenta una situazione di vuoto mentale, obiezione, interruzione o disinteresse.
LE BASI DELL’IMPROVVISAZIONE
Alla base della buona riuscita di una comunicazione improvvisata, deve esserci la passione per ciò che stiamo facendo. L’individuo tende ad agire in maniera naturale e spontanea quando si sente libero di seguire i propri interessi innati, diventando quindi più disponibile a provare approcci non tradizionali per agire o decidere, sviluppando quindi la creatività. Proprio come i danzatori, che riescono a creare delle meravigliose coreografie sul momento, proprio perché trasportati dalle loro emozioni e dalla loro grande passione.
E’ tuttavia importante ricordare che, anche quando improvvisiamo, il discorso deve mantenere una sua struttura:
INTRODUZIONE – SVILUPPO – INVITO ALL’AZIONE
Dovremo puntare quindi sulla nostra capacità di simultaneità di ideazione e attuazione. Il modo migliore per riuscirci è saper restare nel momento presente, evitando le distrazioni. Sul lato pratico ci aiuterà molto la pratica della meditazione che, attraverso la concentrazione, ci permette di eseguire esercizi fisici e mentali anche molto elaborati.
È bene ricordare che la sospensione del giudizio, l’importanza di saper ascoltare l’interlocutore e la capacità di uscire dai nostri schemi mentali sono elementi essenziali per la buona riuscita di una comunicazione improvvisata.
Vediamo ora come possiamo perfezionare la nostra capacità di improvvisazione attraverso 5 semplici consigli:
1- Non facciamo pressione su noi stessi al fine di essere perfetti. Meglio sdrammatizzare ed essere onesti!
Attenzione: improvvisare non significa far ridere! Per riuscire a improvvisare, la caratteristica principale che dobbiamo sfruttare è la nostra autenticità, provando ad ascoltare e riconoscere le nostre emozioni. Chi ci ascolta vuole quello!
2- Prendiamo tempo. Riflettere, usare le pause e i silenzi ci permetterà di creare suspense e curiosità.
3- Proviamo a dire o fare la prima cosa che ci viene in mente. Partendo da qui, possiamo tirare in ballo un aneddoto, un episodio curioso, o anche il motivo stesso per cui abbiamo perso il focus.
4- Mantieniamo il contatto visivo con l’interlocutore, che insieme all’ empatia possono aiutarci a trovare le risposte. Mettiamo l’ascoltatore sempre al centro, facendogli capire che la nostra attenzione è verso di lui.
5- Crediamo in ciò che diciamo, usando un tono di voce convincente e una postura che trasmetta sicurezza e competenza.
Per il successo comunicativo (improvvisato e non) la cosa più importante è saper creare in aula un clima di ascolto, accettazione, motivazione e coinvolgimento. Lo studente deve sentirsi incoraggiato, incuriosito e propenso ad accogliere i commenti dell’interlocutore. Per arrivare a ciò, l’insegnante dovrà svolgere un lavoro di ricerca preliminare su quale sia il modo migliore di facilitare l’interazione in classe. Solo attraverso la costruzione del giusto terreno comunicativo da parte del docente questo processo può avere luogo!
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