La voce è il mezzo più potente che abbiamo per esprimere le nostre idee, sensazioni ed emozioni. Quando siamo tristi, la nostra voce è cupa, quando siamo agitati o arrabbiati, il nostro tono è molto più acceso, quando siamo calmi e sereni la nostra voce risulta più tenue e quando siamo allegri produciamo suoni vibranti e brillanti.
Proprio come nel mondo dei colori, la nostra voce può assumere diverse sfumature, caratterizzate dalle emozioni che stiamo vivendo in un dato momento.
Potremmo anche vedere la questione da un altro punto di vista: usare la voce per raggiungere il nostro scopo comunicativo!
Esistono degli studi, infatti, che legano l’uso della voce, del ritmo e delle pause del parlato a dei colori precisi. A seconda del “colore” che decideremo di usare, potremo suscitare determinate emozioni in chi ci sta ascoltando.
Sarò io quindi, attraverso l’ego e ciò che sento, a decidere l’emozione e definirne il colore.
In automatico, mentre individuo l’emozione, il mio cervello parlerà in modo colorato.
Si crea quindi un legame fra cervello, colori ed emozioni, che permette a oratore e interlocutore di sintonizzarsi sulla medesima frequenza comunicativa.
Questa teoria è stata sviluppata in Italia da Ciro Imparato, che nella sua vita si distinse come psicologo, doppiatore, attore, annunciatore e scrittore. I suoi scritti più celebri dedicati all’argomento sono La voce Verde della Calma e La Tua Voce può cambiarti la vita.
Ciro Imparato fu l’ideatore del metodo certificato “Four Voice Colors”, nel quale la voce e le relative emozioni sono state classificate in 6 colori.
I 4 che dovremmo utilizzare per rendere la comunicazione efficace- e che identificano le emozioni “positive” che possiamo modulare attraverso tono, ritmo e pause della voce- sono i seguenti:
GIALLO (felicità): volume di voce medio, ritmo veloce, sorriso evidente
VERDE (calma): volume di voce medio-basso, ritmo lento, sorriso dolce
BLU (competenza): volume di voce medio-alto, ritmo medio, sorriso accennato
ROSSO (amore e passione): volume di voce medio-alto, ritmo veloce, sorriso aperto.
Il metodo può essere applicato a quasi tutte le lingue esistenti, con esclusione di giapponese e cinese.
Nel parlare quotidiano, forse inconsapevolmente, si producono quasi sempre due colori di voce che contrastano e sovrastano l’insorgere di emozioni positive: NERO e GRIGIO, che esprimono apatia e rabbia. L’abuso di questi due toni/colori vanificherà ogni tentativo di rendere efficace la comunicazione: ecco perché sarà importante imparare a riconoscerli per non lasciarci coinvolgere in meccanismi emotivi che possono compromettere il nostro sentire e il nostro essere.
Elementi come autoconsapevolezza, respirazione e il nostro stato d’animo ci permetteranno di impiegare in maniera corretta l’uno o l’altro colore, ottenendo risultati straordinari all’interno del processo comunicativo.
Scegliamo di esprimerci attraverso la gioia dei colori!
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